mixed season
giovani con cagnolino a Coney Island stilizzati nella bandiera americana (graffito su un muro dei Queens)
donna che guarda una foto storica a Bernauer strasse e scritta di un graffito della East Side Gallery
ritratto di donna in un particolare di un mur peint di Lione
un graffito di Bagnoli saluta la stazione di Napoli
uno stencil di Friedrichshain sorveglia la tomba di Marlene Dietrich nel cimitero di Schöneberg
déjeuner sur l’herbe con alle spalle un pezzo di muro storico “protetto” in Zimmerstraße
ritratto della poetessa, attraversato dalle crepe di un muro nel cortile di casa sua (zona Ticinese)
la regista ritratta in fili di muro (lavoro realizzato per la mostra su Alda Merini)
la giovane e promettente scrittricenapoletana, ritratta dentro un“no” scritto su un muro di Roma
murale di Piano Ventrale (Salerno) e muro di Roma, Trastevere
pioggia battente sul ponte e un muro quasi bombardato di viale Monza
manifesto su un muro del Village manipolato in una foto dei grattacieli (scattata dall’Empire State Building)
pioggia all’uscita della U-Bahn Karl Marx straße e vecchie insegne su un muro di Brunnenstraße
blue season
Donna con tatuaggio sul collo in un muro con lettere a spray
ragazzo seduto su un muretto in un particolare di un graffito di Brooklyn
figure femminili di un graffito di Pankov oltrepassano la postazione di controllo a Kieler straße
ombre notturne attraverso un graffito braille su un muro della zona di Trocadero
donna ritratta al world bodypainting (Austria) in un muro segnato dal tempo (Amburgo)
red season
Napoli dietro un graffito del quartiere Bagnoli
omaggio ai Rem: Lexington avenue dietro un graffito della 57esima
l’attesa in un muro segnato
manifesto strappato su un muro di Berlino e particolari di una foto (manifestazione di moda, Londra)
giornata di sole a Chelsea (Londra) frastagliata da antichi graffiti (muro di Ghadames, Libia)
yellow season
la ruota del millennio (Londra) compie un giro in un graffito di Berlino (zona Friedrichshain)
un bar di PrenzlauerBerg invaso da “un muro” di ricordi
ragazze che passeggiano, incorniciate in una fessura del Muro originale a Bornholmerstraße
veduta notturna dalla stazione (Warschauerstraße) e scritta su un muro
demolizioni e costruzioni in Brunnenstraße e vecchia scritta su un muro
vista dal ponte della S-bahn in un muro di Moabit
vetro rotto nella U-BahnHermannplatz e scritta su un muro
bio

Milanese meticcia, giornalista, Anna La Stella inizia a fotografare nel 1972. Dai primi ritratti in bianco e nero il suo obbiettivo punta gradualmente verso scorci del vivere urbano e, in particolare, sul paesaggio duro e irriverente delle periferie. I suoi soggetti preferiti, in giochi di grandangolo e zoomate, diventano i muri: luoghi tanto esposti da non essere più visti. Reti di denunce e utopie che, nel loro essere di tutti e di nessuno, raccontano rivincite anonime all’omologazione.
Negli scatti si rincorrono scritte, graffiti, esplosioni di colori. Proclami di vitalità e rabbia, offerti dai muri cittadini, che La Stella trasforma in un punto di partenza su cui proporre nuove storie e possibilità.
Su una sorta di grande tela – fatta di crepe, escrescenze e avvallamenti del muri – l’autrice incide infatti personalissime pennellate virtuali: sovrapposizione di parole, ricordi, immagini, fino a raggiungere un effetto di lavori rarefatti e sospesi.